Bollettino ASS.I.S.E. nr.29 Dicembre 2018
È stata tanta la voglia di mettersi in contatto ideale con voi associati e lettori che, malgrado abbia dovuto procedere a tappe forzate e sottrarre del tempo alle ore destinate in questi giorni festivi tradizionalmente alla famiglia e al riposo, sono riuscito a rendere disponibile a voi tutti questo nuovo numero della nostra newsletter prima della fine dell’anno corrente.
Ovviamente sono pienamente soddisfatto di questo e spero che tale sensazione possa essere condivisa da voi tutti, dopo la lettura degli interessantissimi articoli che io e altri collaboratori dell’ASS.I.S.E. vi proponiamo.
Nonostante le tante applicazioni a settori molto diversi, quali il mondo degli affari, quello della scrittura (grazie all’aiuto fornito a sceneggiatori, romanzieri e registi nella creazione di personaggi credibili e coerenti), del coaching e della PN, l’EdT resta, fondamentalmente, un sistema di classificazione delle tipologie umane che cerca di illustrare i comportamenti apparenti delle persone e, soprattutto, di spiegare le motivazioni che le portano a fare quello che fanno.
Per tale motivo in questo numero della rivista è stato dato un ampio spazio all’utilizzo dell’EdT come mezzo per capire, attraverso l’analisi delle opere di autori diversi, come lo stile tipologico e le sue relative caratteristiche stiano dietro anche alle scelte fondamentali della propria vita.
Uno sforzo che ritengo assai proficuo sia per gli autori degli articoli che i loro fruitori. Per i primi, infatti, l’esame di un’opera (non importa se si tratta di musica, pittura, letteratura, scultura o altro) è un utilissimo esercizio per comprendere in profondità le caratteristiche di un tipo e per permettersi di proiettare, come su una tela bianca, le percezioni e le sedimentazioni che la conoscenza dell’EdT hanno prodotto in se stessi. Per i secondi, la lettura di lavori fatti da parte di persone che ormai ben conoscono l’argomento, può permettere un migliore approfondimento dei temi e favorire insight che, a causa dei veli imposti dalla propria tipologia, potrebbero restare preclusi.
Tuttavia, ho voluto inserire, accanto a questi temi, anche una illustrazione più specifica dell’EdT al mondo delle aziende e delle organizzazioni, utilizzando un lavoro, come al solito concettualmente solido e chiarificatore, di Tom Condon che è un eccellente insegnante al quale abbiamo già in precedenza attinto. proprio le sue qualità di chiarezza e profondità. Così nella rubrica destinata alla traduzione dei contributi che ci vengono forniti dallo Enneagram Monthly, il lettore potrà trovare l’articolo Al Lavoro con l’Enneagramma, che bene illustra quali sono i temi e i metodi migliori per introdurre la conoscenza della nostra materia nel mondo del business.
Nella rubrica l’Articolo del Mese, ho deciso di ripresentare un accurato e profondo lavoro di Carla Basagni, fino ad ora riservato esclusivamente agli associati, che analizza il modo col quale un famoso Cinque come Brueghel il Vecchio guarda al mondo e alle sue fatuità. L’articolo che tratta del famoso quadro La Caduta di Icaro ci porta nel mondo rarefatto di questo tipo così cerebrale e ci permette di comprendere come, ben lungi dall’essere quel Pietro il Buffone che la critica posteriore avrebbe preteso che fosse, il pittore era un uomo estremamente distaccato ed asettico; un osservatore con un punto di vista freddo, fino al limite della spietatezza, delle volubilità del mondo.
Come detto, la rubrica I Tipi dell’EdT gioca in questo numero un ruolo fondamentale perché essa accoglie ben quattro lavori (dei quali uno è opera dello scrivente) che spero possano veramente conquistare i lettori ed invogliarli tutti a partecipare, anche con un piccolo contributo ideativo personale, a questa opera di condivisione e disseminazione della nostra conoscenza.
Poiché tutti i contributi sono, ai miei occhi, ugualmente validi ed acuti, li presenterò seguendo un ordine strettamente alfabetico dei loro autori, mettendo per ultimo il mio contributo.
In occasione dell’uscita del film Bohemian Rapsody, che ne ripercorre la vita e l’opera, la nostra Raffaella Foggia, collaboratrice ormai più che decennale della rivista ed insegnante abilitata di grande esperienza, ha deciso di dedicare a Freddie Mercury una appassionata opera di analisi di come il suo essere un tipo Sette ha influito sulla sua vita e, probabilmente, anche sulla tragica fine. Il lavoro, approfondito e corredato da numerosi testi, che illustrano in dettaglio molte caratteristiche del Sette, sarà diviso in due parti per cui nella presente rivista si potrà leggere la sua prima parte.
Alla vita e ai probabili segreti della vita di Giovanni Pascoli si è dedicata, invece, un’altra insegnante abilitata, Cristiana Girardi che, malgrado fosse al suo primo vero saggio dedicato agli argomenti dell’Edt, ha dimostrato una non comune capacità di approfondimento e di comprensione della personalità del poeta, rileggendola attraverso l’ottica delle caratteristiche e dei problemi che un tipo Due può incontrare nel suo percorso di vita.. Un lavoro di comprensione anche di se stessa, talvolta anche impietoso, che mostra come l’orgoglio possa, spesso, assumere le pericolose forme della sollecitudine verso i propri cari e la volontà di tenerli vicini.
Giovanna Romano, concludendo la sua disamina dei modi con i quali l’appartenere ad un tipo può influire perfino sulle modalità con le quali ci si sforza di essere ospiti, ha continuato a dimostrare che gli Uno possono essere dotati di grande sensibilità e senso dello humor. Come già aveva fatto nella prima parte, Giovanna ci ha trasportato, simpaticamente, in un mondo nel quale la cucina non è un luogo nel quale si preparano piatti fatti per saziare i commensali ma un teatro, sul cui palcoscenico ogni tipo recita un suo comico e paradossale ruolo. Il finale, che richiama quelli dei gialli di Agatha Christie o di Invito a Cena Con Delitto, è insieme un elemento di gradevolezza ed un invito, che vale per tutte le occasioni, di provarci sempre, indipendentemente dai risultati.
L’ultimo contributo è tratto dal mio nuovo libro di prossima pubblicazione l’Enneagramma delle Personalità, i 108 sottotipi. (Comprenderli in profondità per modificarne dinamiche e meccanicità) e illustra una variante specifica del tipo Otto, quella che io denomino del Temerario, cercando di mostrare come, se sono in grado di non mettersi nei guai e di frenare il proprio impeto, queste persone possono lasciare il segno nel corso della storia.
Concludo questo intervento inviando a tutti i migliori auguri di una felice anno nuovo, ricco di buona salute, gioia e prosperità.
Questi, in riepilogo, gli articoli che si possono leggere in questo numero della rivista:
Articolo del Mese, liberamente accessibile a tutti
Lo sguardo di un Cinque sul mondo: Pieter Bruegel e la caduta di Icaro di Carla Basagni
Ennea-Monthly:
Al Lavoro con l’Enneagramma di Tom Condon
I Tipi dell’Enneagramma
The Great King Rat: una rilettura del tipo Sette attraverso la vita e le canzoni di Freddie Mercury di Raffaella Foggia, parte prima.
Un’analisi del tipo Due attraverso la figura e l’opera di Giovanni Pascoli di Cristiana Girardi.
Cucina ed Enneagramma parte seconda di Giovanna Romano
Tipo Otto: la variante istintuale del Temerario di Antonio Barbato.