HomePage › Forum › Forum ASS.I.S.E. › mondomago
Questo argomento contiene 108 risposte, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Roberta e Lucia 8 anni, 6 mesi fa.
-
AutoreArticoli
-
un atomoNon avevo letto il commento di Antonio molto molto interessante e convincente.
Utente Ospiteriflettendo su alcuni passaggi del libro e naturalmente sulle vostre ottime motivazioni, mi sono convinta anch’io che Voldemort debba essere un tre.
Hagrid ha un aspetto esteriore che potrebbe facilmente indurre all’idea che sia un otto, e inoltre predilige gli animali più mostruosi e feroci… ma io come otto non ce lo vedo, mi pare troppo tenero. E’ sensibile, si commuove facilmente, è impulsivo e non sa tenere la bocca chiusa, a volte sotto i panni dell’orco sembra una mamma. Soprattutto con Harry ha dei momenti di grande sentimentalismo. Continuo a vederlo come un due, come ho scritto già all’inizio.
Per un attimo mi sono chiesta se Hermione potrebbe essere un uno (è molto rispettosa delle regole e dell’autorità, e lei stessa piuttosto autoritaria) o un cinque (sempre buttata sui libri, avida di sapere) ma solo per un attimo: per me rimane un tre, desiderosa di brillare, capacissima di infrangere le regole quando è necessario per raggiungere l’obiettivo (addirittura abbandona la scuola per accompagnare Harry, lei studente modello), e supercapace di usare il sapere in modo pratico, non come accumulo di conoscenza fine a sé, e senza risparmiarsi mai.
Concordo sul fatto che sia faticoso intendersi se uno ha letto i libri e un altro ha visto solo i film. Per esempio per amore di esattezza faccio presente che Harry non aveva la minima idea che sarebbe “tornato indietro”, quando è andato a morire. Lui sapeva che sarebbe morto, proprio morto, e questo rende la scena nel libro estremamente commovente. E’ solo quando passa “di là”, che Silente gli comunica che, se sceglie di tornare, può farlo. E per quanto riguarda Silente, quando ha deciso di farsi uccidere da Severus, sapeva che comunque sarebbe morto dopo poco tempo, perché la maledizione dell’anello Horcrux l’aveva contaminato. Ha deciso di sfruttare strategicamente la morte ormai imminente, inscenando l’assassinio per rendere Severus degno di fiducia agli occhi di Vold. Saluti Van
Utente OspiteNon mi avete risposto sull’aggressività e litigiosità di harry e sul suo buttarsi nelle situazioni rischiose. Metà del tempo gira di notte nel castello o nella foresta proibita e non si tira certo indietro quando si tratta di seguire indizi inquietanti. Potrebbe restarsene tranquillo nel suo lettuccio caldo o chiamare un insegnante, ma no: lui va, si butta senza pensarci due volte, rischia.
E poi è vendicativo: quando crede ancora che Sirius abbia tradito i suoi genitori, dichiara che spera di incontrarlo per ucciderlo. Ed è vero che rispetto a Voldemort è stato messo da un equivoco (la profezia) in una situazione di “destino”, perché V. l’ha designato come proprio nemico e non smetterà mai di perseguitarlo; ma a una domanda precisa di Silente (“cosa faresti se questa storia della profezia non fosse mai avvenuta e tu fossi libero di scegliere?”) Harry risponde “Vorrei lo stesso che Voldemort morisse, e vorrei essere io a ucciderlo”. E per quanto riguarda il suo sentirsi spesso incompreso ed emarginato, che dite? Concorda con un tipo 9? Van
un atomoTutte le tue giuste osservazioni mi fanno sempre più pensare a un 6 controfobico. Van che enneatipo sei,? se vuoi dirlo logicamente….
Utente OspiteBoh? non si è ancora capito bene… probabilmente un quattro molto miscelato, ma un po’ di tempo fa c’è stato un periodo in cui per Antonio ero un cinque sessuale…quando lo capirò, te lo dirò. V.
Utente OspitePer me il sei controfobico nella storia è Draco Malfoy. Diviso fra una madre superaltezzosa che lo idolatra e un padre squallido fascistello che lo schiaccia. Draco è un gradasso, provoca e offende a più non posso, ma sta bene attento a farsi accompagnare sempre da due “bravi” che non gli sono davvero amici, ma hanno solo la funzione di proteggerlo. E’ molto aggressivo, ma calcola accuratamente il rischio, e se la da a gambe appena fiuta un pericolo. La sua ambivalenza si vede bene quando Voldemort gli assegna il compito di uccidere Silente: Draco si sente onorato dalla fiducia del “Capo” e non se lo sogna neanche di disobbedirgli, anche perché se lo facesse potrebbe essere punito con la morte. Fra la propria morte e quella di Silente sceglie quella di Silente, e lavora in segreto un anno intero per realizzare un piano astuto. Quando però si arriva al dunque e si trova di fronte a Silente disarmato e indifeso, non riesce a decidersi, prende tempo, balbetta, ammazza a parole, ma intanto se la fa sotto, finché poi non arriva Severus e lo toglie d’impiccio.
Harry non offende mai per primo, ma è suscettibile e sensibile e prende subito fuoco se qualcuno lo provoca. E’ disposto a morire per evitare la morte di qualcun altro. Non ce lo vedo proprio come 6; non lo vedo né mentale, né pauroso, né dubbioso, né stratega. Van
Marina Pieriniragazze ho pochi secondi per scrivere, torno dopo ma una cosa…anzi due…ho letto tutto d’un fiato il primo libro e confermo che harry è un tipo 9 so che gli assolutismi sono irritanti ma non ho dubbio alcuno. Non mi meraviglia tuttavia che due tipi 4 così intensi e sensibili all’ingiustizia come voi, si siano profondamente identificati con le sue sofferenze. Se non mi credete, rileggetelo, vi accorgerete dopo le prime 10 pagine che Harry, pur capendo bene di essere maltrattato non ha una vita interiore così tormentata come un 4. Per rispondere a van…….qual’è una delle carateristiche più tipiche della distrazione???? Con cosa si distrae un 9 fra le varie attività?? Un elemento che immediatamente si rende evidente del suo carattere è la curiosità. harry ha una curiosità enorme e mi ha fatta ridere tantissimo quando all’inizio lui dice che: una delle prime regole per vivere in “pace” con gli zii era “non fare domande” e lui? Accetta. Non ho mai avuto dubbi che tu fossi un tipo 4 Van, ma la tua immedesimazione e proiezione su harry del tuo percepire emozionale rispetto alle sue tribolazioni mi sembra una ulteriore precisa conferma 🙂 baci!
un atomoMarina ricordo che abbiamo avuto lo stesso confronto quando abbiamo parlato di fFRodo, è un’ora che cerco quella discussione sul forum ma non la trovo. Effettivamente Frodo è un 9 e ci sono molte somiglianze con Harry, però anche notevoli differenze.Sento in Frodo un’accettazione del suo destino più dolce, pur essendo il portatore dell’anello si comporta sempre come un gregario tra i gregari, Harry è più aspro, meno semplice nell’anima,forse anche più conscio del suo ruolo, meno umile. Harry è il ragazzo speciale ma non è 4 (di questo sono certissima dall’inizio) perchè desidera essere ordinario su questo concordo pienamente ma a Frodo, secondo me, non gli viene neanche in mente di essere speciale. Harry non vuole esserlo, Frodo neanche sa di esserlo. E’ coome se non domandasse mai : perchè proprio io? Harry ha il senso della missione, Frodo la accetta perchè così è e basta. Questa discussione potrebbe essere arricchita da un riepilogo sul triangolo centrale 3-6-9. Comunque ho dei dubbi tra 6 e 9, Alcune tue considerazioni sono giusti spunti di riflessione. Anzi mi piacerbbe continuare a discuterne. Non so se vi rendete conto….parliamo di un argomento e…tu a leggere il libro, io non ti dico…ho scaricato e rivisto tutti i film, consultato e sottolineato di nuovo i libri, cercato ogni possibile analisi psicologica in rete. Van ci mette lo stesso ardore. Ragazzi noi 4 siamo proprio fuori di testa! P.S. nel cercare la vecchia discussione ho riletto molte cose e mi sono molto commossa per la profondità ,la ricchezza e la passione di alcune discussioni. Perchè tante persone vanno via? Dallo scrivere qui ma anche in generale dalle cose.
Utente OspiteNon pensate che il senso di specialità per il quattro possa essere una fonte di forza, un sostegno a cui aggrapparsi, ma a volte anche un peso? Che possa desiderare un po’ di pace, un po’ di “normalità”… io ce la vedo quest’ambivalenza in Harry. Alcune cose dette a pro della diagnosi “9” mi sembrano convincenti, ma non del tutto. Insisto sul fatto che mi sembra più solitario che gregario (anche se è aiutato dagli amici) e che, mentre da un lato sembrerebbe accettare passivamente tutto quello che gli capita, in fondo poi le cose se le va a cercare, e spesso anche si vede il suo desiderio di essere riconosciuto, apprezzato, amato, non quello di sparire nella massa! Van
un atomono, aspetta un attimo Van..non so gli altri 4. ma io personalmente non trovo nel senso di specialità nè una fonte di forza, nè tanto meno un sostegno ma neanche un peso a meno che la specialità non si evidenzi troppo fortemente come “diversità” emarginante. Mi dovrei vergognare a dirlo (e ci metto molta ironia, credetemi)ma io sento la specialità come un dato di fatto. 🙂 Al di là degli scherzi tutte le persone sono speciali in quanto uniche , quello che è irritante,è che a volte dimenticano di esserlo e si fanno banalizzare:-)
Marina PieriniIo credo ci sia un errore di base che andrebbe chiarito, una specie di preconcetto nei confronti dei 9. Scusate ma eravate presenti quando Antonio ha fatto il lavoro di teatro gurdijeffiano con Raffaellina e Valerio? Avete visto passività oppure reattività, in azione? Io vi sento ripetere (e mi scuso se su questa cosa poi sorvolo spesso per rispondere ad altro) che a voi Harry non sembra “passivo”. Attenzione….non è questa la passione del 9, non è la passività ma l’accidia, dunque percepire la rabbia a livello emozionale ma lasciarla sgonfiare, placare, quando questa rabbia deve essere estrovertita in azione conflittuale o affermazione del sè in maniera “fisica”. Questo significherebbe per un 9 affermare sè stesso, le proprie esigenze, la propria necessità di autonomia, prendere le distanze da quello che le persone amate vogliono fargli fare. Siamo nella parte alta dell’enneagramma, dunque il fare determina la differenza tra i 3 tipi 8, 9, 1 che gestiscono la rabbia in modi diversi. Ricordiamoci che comunque un 9 è condizionato dall’influsso dell’1 e dell’8 e dal 3 e 6, per cui non mi sembra sorprendente che Harry riesca ad avere qualità meno monotone di quelle che vorremmo riconoscergli.Harry non è mai solo. Il triangolo coi suoi amici è sempre attivo e vigile. Il sostegno di Silente, l’affetto di tutti quelli che lo amano lo fa sentire “parte di qualcosa” sempre. Fino ad ora non ho letto una sola riga in cui, nonostante la normale evoluzione del personaggio (e qui rispondo ad altri quesiti) che non può rimanere in una dimensione primitiva ma si deve evolvere e deve cominciare a fare delle scelte per far si che la storia si snodi in maniera interessante, dicevo non una sola riga in cui vi sia una vera dolorosa disperazione per la propria condizione che lo porti poi ad agire in modo rivendicativo, vendicativo o distruttivo. Pensa sempre agli altri e mi spiace ma il suo stesso amico Ron a volte deve essere convinto a salvare qualcuno perchè è molto meno interessato a perdere la buccia per altri di cui non gli importa e qui l’opportunismo di Ron viene fuori chiaramente in contrapposizione all’equanimità di Harry che rischia sè stesso anche per salvare malfoy! Ovviamente il bambino e poi il ragazzo non vorrebbe sentirsi diverso dagli altri, non vorrebbe aver perso i genitori e non vorrebbe mai essere l’obiettivo di tanti conflitti, ma lo è ed essere il “core” di un nucleo di persone che gli fa da cerchio non lo rende un cavaliere solitario. Il fatto che frodo sia più rassegnato dipende, secondo me, sia dal tipo di nemico (l’anello lo sfinisce man mano che il viaggio procede) sia dal fatto che non è coinvolto come Harry che sente di aver perso il legame fusionale con i suoi genitori. Quando davanti allo specchio Harry desidera, è la sua intera famiglia che vede, con zii, nonni ecc….così come un 9 è legato alla tradizione, ai familiari, a tutto quello che lo fa sentire “parte di”. Non è un 6 perchè mai agisce per propria convenienza, non è un codardo e quando deve, sa tirare fuori quella vera forza sia fisica che morale che lo renderà un 9 più integrato e capace di scegliere il bene fino alla fine.
Marina PieriniCara Atomo perchè vanno via? perchè il confronto richiede la capacità di mettersi in discussione, l’umiltà di cambiare idea, ritornare sui propri passi, sentirsi spogliati dagli altri. Ho conosciuto molte persone, anche tipi 4 dunque è un discorso generico, che alla fin fine hanno dimostrato di riuscire a scrivere solo in funzione dell’esibizione di sè e non per curiosità, arricchimento, amore per gli altri. Senza amore per gli altri non c’è scambio, non c’è dialogo, non c’è esperienza. Anche noi due abbiamo fatto passi da gigante nel porci in un confronto in maniera costruttiva, senza lasciarci facilmente distrarre dalla vana polemica e dal pelo da spaccare. Per me sono progressi enormi, straordinari, che mi fanno sentire sempre grata a chi rimane e commossa per il dono che ricevo, con la presenza altrui. Ma tant’è….ci sono realtà e realtà….e io preferisco essere soddisfatta di chi c’è, piuttosto che insoddisfatta per chi con varie scuse se l’è filata 🙂
un atomoGià, hai ragione su tutto…
Marina Pierini…mio figlio dice che silente non è un 5. Comincio a pensare anche io di non aver capito ancora ….mi mancano il 2 ed il 3 ma…..se Antonio non divorzia da me prima ancora di avermi sposata leggerò il 4 libro (da 4 a 7 li ho tutti) nel più breve tempo possibile…e forse ci capirò qualcosa….ma ve lo rivedreste al cine l’ultimo episodio?
un atomoio l’ho rivisto negli ultimi due giorni su Pc… ma perchè è ancora in giro nei cinema?
-
AutoreArticoli