di Carolyn Bartlett
L’Enneagramma delle personalità è prezioso per migliorare il processo psicoterapeutico. È una mappa che i clienti troveranno utile per approfondire la consapevolezza conscia di se stessi. In compagnia di uno psicoterapeuta può servire come una guida verso esperienze terapeutiche più rilevanti. Questo articolo fa riferimento a tre passaggi del processo psicoterapeutico nei quali l’Enneagramma può essere una risorsa. L’articolo si riferisce al lavoro individuale, ma il potenziale dell’Enneagramma può rivelarsi importante anche per le coppie, le famiglie ed i gruppi. Il primo stadio della terapia è un periodo di accoglienza e comprensione della visione del mondo propria del cliente il più accuratamente possibile rispondente alla sua prospettiva. Questo è il periodo della costruzione della fiducia, della considerazione empatica, e del contenimento. Anche se il cliente non ha interesse nell’usare consapevolmente l’Enneagramma, il terapeuta può esserne consapevole e può utilizzarlo, insieme ad altre metodiche, per comprendere ed esaminare più rapidamente le ipotesi sullo stile di personalità, le motivazioni, le priorità e gli schemi della relazione con il paziente. Il terapeuta che sa usare al meglio l’Enneagramma è anche più consapevole dei preconcetti propri di quel tipo e sarà più consapevole di come questi intervengono nella relazione.
Se il primo stadio della psicoterapia ha successo, c’è l’opportunità di passare ad un lavoro più profondo. Questo può essere considerato come uno stadio intermedio del lavoro, anche se la psicoterapia è un percorso a zig zag in cui ogni incontro può contenere elementi di ogni “stadio”.
Ciascuna passione dell’Enneagramma è protetta da un meccanismo di difesa psicologico specifico. Anche se una qualsiasi persona di ogni tipo non usa esclusivamente un meccanismo, la difesa specifica che si correla ad una passione è anche quella più adeguata a proteggere quella determinata strategia della personalità. Sappiamo che, in psicoterapia, quando le persone sono più difensive, sono anche più vicine alle loro ferite. Il terapeuta deve rivelare le ferite per aiutare il cliente a guarire. Inoltre, il cliente psicologicamente sofisticato può desiderare di voler migliorare la propria capacità di identificare e di analizzare consapevolmente le proprie difese. Ciò è particolarmente difficile perché i meccanismi di difesa sono inconsci e spesso ci vuole un abile terapeuta, o una persona che riteniamo degna di fiducia, per indurci a focalizzare l’attenzione su ciò che non si è osservato dall’interno. L’identificazione delle difese e delle passioni durante il processo fornisce la splendida opportunità di scoprire quale parte del Sé si sta proteggendo, di esaminare la ferita e le sue ragioni, e permettere che emerga un aspetto più autentico del Sé.
La strategia psicoterapeutica si basa sull’assunto che il Sé essenziale del cliente sia abbastanza integrato da permettere l’esame dell’impatto negativo dei comportamenti compulsivi, permettendo in tal modo che il cambiamento possa essere attuato. Spesso il passo più difficile, sia per il cliente che il terapeuta, consiste nel passaggio dal ruolo di efficace supporto nella comprensione della visione del mondo del cliente, all’incoraggiamento al prendere coscienza dei problemi della vita quotidiana e ad assumersi la responsabilità del cambiamento. Per far ciò è necessaria una profonda riflessione su se stessi e una capacità a ricevere feedback senza percepirli come una intollerabile ferita narcisistica o senza produrre una controproducente risposta di vergogna. L’Enneagramma è una risorsa eccellente, che ci offre un empatico manuale per padroneggiare la propria personalità e rende attuabile il percorso di crescita e aiutando a rendere tollerabile questo passaggio.
Negli stadi finali della psicoterapia l’Enneagramma può suggerire un obiettivo di passaggio. Questo è qualcosa che le persone possono tenere con sé e su cui possono contare per aiutarsi a sostenere gli insights e le sicurezze ottenute nella relazione psicoterapeutica.